1 marzo 2010

Consumatori fidelizzati del nuovo millennio

Vi è mai capitato, qualche volta, di aprire il portafoglio e rendervi conto che era così affollato di tessere tanto da non riuscire nemmeno a trovare una banconota o la carta di identità?
Sicuramente, almeno in parte, la colpa è di un discreto quantitativo di fidelity cards, le tessere punti che ormai tutti, ma dico tutti i grandi marchi usano come strategia di marketing per legare a sè il consumatore.
Col risultato che ormai, tra punti fragola, mille miglia, punti spesamica, ikea family, you & agip, mediaworld multicard e chi più ne ha più ne metta, rischiamo seriamente di consegnare una di queste al posto della patente se in caso venissimo fermati per un controllo stradale.
A venire in nostro aiuto, almeno da qualche settimana a questa parte, sembrerebbe esserci Nectar, una carta fedeltà che già da anni esiste nel Regno Unito e che è pronta a sbarcare anche in Italia. In pratica, Nectar sarebbe una sorta di raccoglitore delle mille raccolte punti e bollini che infestano le tasche del nostro borsellino. Grazie ad accordi di partnership con marchi di primo piano come Sma e Auchan per la grande distribuzione, Ip e Api per benzine e prodotti petroliferi, Unieuro per l'elettronica di consumo e Hertz per quanto riguarda il noleggio di autoveicoli, Nectar unifica tutte le nostre spese in un'unica raccolta punti, con un catalogo e il nostro saldo punti consultabile da web. Oltre a questi, sono presenti anche diversi shop online come la vendita di biglietti aerei di Air France e Alitalia, Apple Store, iTunes, Dell e eBay per i prodotti tecnologici e laFeltrinelli per l'acquisto di libri online, solo per citare i più famosi.
Resta da capire in tutto questo, dove stia il guadagno di Nectar. Immagino (ma non ho verificato) che probabilmente venga riconosciuto all'utente una quantità di punti minore rispetto a quella del programma di fidelizzazione originario, raccogliendo quindi una certa percentuale come commissione. Per fare un esempio, se con la tessera punti di Auchan, ci viene riconosciuto un punto ogni 80 cent di spesa, magari Nectar ce ne attribuirà solo uno ogni euro.
Purtroppo, ad oggi, comunque i brand presenti sembrano essere ancora pochini per poterci permettere di alleggerire significativamente il nostro portafogli. Speriamo quindi che altri marchi aderiscano a questo nuovo sistema che mi auguro raccolga il favore di una buona fetta di consumatori.

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