23 maggio 2010

Il nuovo che avanza

Come spesso mi capita di notare, Mantellini, nei suoi editoriali per Punto Informatico, delinea brillantemente i tratti distintivi della nostra classe dirigente fatta di gerontocrati. Non sanno neanche ciò di cui stanno parlando.
Qualche giorno fa il Presidente del Consiglio Berlusconi, durante una conferenza stampa in occasione della visita del Presidente egiziano si è avventurato (http://www.youtube.com/watch?v=kEu20JRW0YA) , con qualche esitazione, in un discorso sulla centralità delle nuove tecnologie ed ha storpiato il nome del più utilizzato motore di ricerca al mondo chiamandolo “Gogol”. Un motore californiano trasformato in un romanziere russo non è cosa di tutti i giorni. Molti si sono giustamente domandati, anche fra quel 50% di italiani che non conoscono i segreti di Internet, come sia possibile che il Premier non sappia pronunciare un termine che conoscono perfino le pensionate del circolo dell’uncinetto. Mai letto un articolo di giornale? Mai ascoltato qualcuno che citava Google? Mai avuto una curiosità seppur minima e occasionale per una delle parole centrali della società contemporanea da almeno 10 anni a questa parte? Anche questo è un segno del mondo che cambia: inevitabilmente, anche nei fondamentali, qualcuno resta indietro. C’è da restare meravigliati nello scoprire che fra gli irrecuperabili vanno compresi i vertici decisionali del Paese.

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