24 maggio 2010

Sorridi, domani sarà peggio. Con Frenitalia.

Mantova, regionale 2658 delle 19.40. :)

23 maggio 2010

Il nuovo che avanza

Come spesso mi capita di notare, Mantellini, nei suoi editoriali per Punto Informatico, delinea brillantemente i tratti distintivi della nostra classe dirigente fatta di gerontocrati. Non sanno neanche ciò di cui stanno parlando.
Qualche giorno fa il Presidente del Consiglio Berlusconi, durante una conferenza stampa in occasione della visita del Presidente egiziano si è avventurato (http://www.youtube.com/watch?v=kEu20JRW0YA) , con qualche esitazione, in un discorso sulla centralità delle nuove tecnologie ed ha storpiato il nome del più utilizzato motore di ricerca al mondo chiamandolo “Gogol”. Un motore californiano trasformato in un romanziere russo non è cosa di tutti i giorni. Molti si sono giustamente domandati, anche fra quel 50% di italiani che non conoscono i segreti di Internet, come sia possibile che il Premier non sappia pronunciare un termine che conoscono perfino le pensionate del circolo dell’uncinetto. Mai letto un articolo di giornale? Mai ascoltato qualcuno che citava Google? Mai avuto una curiosità seppur minima e occasionale per una delle parole centrali della società contemporanea da almeno 10 anni a questa parte? Anche questo è un segno del mondo che cambia: inevitabilmente, anche nei fondamentali, qualcuno resta indietro. C’è da restare meravigliati nello scoprire che fra gli irrecuperabili vanno compresi i vertici decisionali del Paese.

Flash mob a Milano

Scopro solo adesso che tra poco meno di un'ora esatta si scatenerà una fantastica battaglia dei cuscini a Milano, in piazza Leonardo da Vinci (MM2 Piola) alle 16.15. Chi può, vada. Se se solo l'avessi saputo prima...

14 maggio 2010

Meno tasse per tutti


È davvero curioso che il capo del partito che dal 1994 ripete come fosse un mantra che vuole abbassare le tasse che soffocano la vita di cittadini ed imprese (a proposito, qui un divertente collage-post del buon Sandro Gilioli), convochi a Palazzo Chigi i presidenti di sei regioni del Centro Sud con le pezze al culo per comunicar loro che devono rientrare al più presto dai loro debiti se non vogliono rinunciare ai FAS, i fondi per le aree sottosviluppate. In che modo? Ma aumentando le tasse, parbleu! Mi permetto timidamente di sottolineare che in due di queste sei regioni tale partito è stabilmente al governo dal più di 10 anni, così come in altre tre, esclusa la pausa 2005-2008/2010 (in Abruzzo ci sono state le elezioni anticipate). Se proprio non ci riesce il centrodestra a tagliarle, chi mai dovrebbe farlo?